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Registrazione video Cuneo 9.11.013                         immagini 

                                                                                

Registrazione video Dronero 10.11.013                   immagini


Registrazione video Alessandria 11.11.013               immagini



NB tali registrazioni non hanno pretesa di qualità, ma intendono documentare

        e informare, secondo i mezzi e i tempi a disposizione


Il Corriere della Sera dell’8-11-013 p. 47

Il Giornale del Piemonte dell’8-11-013 p. 1 e p. 7

La Gazzetta di Saluzzo del 7-11-013 p. 18

Il Corriere di Saluzzo del 31-10-013 p. 20

Cuneo Sette del 29-10-013 p. 13


La XV Scuola di Alta formazione 2013 del Centro Giolitti


si inaugura domani 9-11-013 a Cuneo ore 9 

e continua domenica ore 10 a Dronero

e si conclude ad Alessandria lunedì con appuntamento ore 10





Nel centenario della prima elezione della Camera dei Deputati a suffragio universale maschile (26 ottobre-2 novembre 1913)

il Centro europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato, di concerto con la Provincia di Cuneo e con la Provincia di Alessandria,

in collaborazione con l’Uff. Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e con il Centro Studi Urbano Rattazzi (AL), sotto l’egida dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (NA), con l’adesione dell’Ass. Naz. ex Allievi della Nunziatella, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento - Comitato di Cuneo, dell’Ass.

di Studi sul Saluzzese e del Centro Studi Piemontesi (TO) con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, organizza la


XV SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE

CUNEO-DRONERO-ALESSANDRIA, 9-11 NOVEMBRE 2013


MITO E REALTA’ DEL DIRITTO DI VOTO

DALL’ETA’ GIOLITTIANA AL REGIME, 1913-1929


diretta da Aldo A. Mola


PROGRAMMA


Prima sessione: Cuneo, 9 novembre 2013 ore 9

Centro incontri della Provincia (Sala Falco)

Corso Dante, 41

Presiede Dott. Giuseppe Catenacci, Pres. Ass. Ex Allievi Nunziatella

Interventi:

• Dott. Giorgio Bergesio, Pres. Cons. Prov. di Cuneo, Apertura lavori.

• Sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato: 

Cause ed effetti delle leggi elettorali. Mito e realtà;

• Prof. Tito Lucrezio Rizzo, Cons. Capo Servizio Pres. d. Repubblica:

Il Parlamento tra rappresentanza elettorale e direttive europee: un problema di priorità costituzionali;

• Col. Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico SME:

I militari in Parlamento nel Primo Novecento;

• Prof. Juan José Morales Ruiz,UNED Madrid:

Il Parlamento spagnolo nella Transizione dal franchismo

alla democrazia: dalla speranza al disincanto;

• Dott. Dario Fertilio, Comitates pro Libertatibus:

Il dibattito sulla riforma elettorale: attese e prospettive.


Seconda sessione: Dronero, 10 novembre ore 10

SALA POLIVALENTE “TRIPOLI”

Via Mazzini, 6

Presiedono dott. Alberto Bersani e avv. Giovanna Giolitti

Interventi:

• Prof. Giorgio Sangiorgi, Filmologo:

Le elezioni nella cinematografia italiana;




• Prof. Aldo G. Ricci,

Sovrintendente  Emerito dell’Archivio Centrale dello Stato:

Il diritto di voto nelle sinistre italiane tra età giolittiana e regime;

• L’ Archivio Giolitti-Chiaraviglio-Revelli in Dronero;

• Il progetto “Piemonte per  l’Italia”.


Terza sessione: Alessandria, 11 novembre ore 9

Liceo Scientifico

“Galileo Galilei”

Spalto Borgoglio, 49

Presiede avv. Fabrizio Grossi, Pres. Centro Studi Urbano Rattazzi

Interventi:

•  Aldo A. Mola:

Diritto di voto e Parlamento dalla legge Giolitti (1912-’13)

alla riforma Acerbo (1928);

• Oscar Sanguinetti, Ist. Storia Insorgenze e per l’Identità Nazionale:

Il diritto di voto e i cattolici dall’età giolittiana al regime;

• Prof. Luigi Pruneti, Storico, Saggista:

Passato e futuro del concetto di “elezione”.

•Prof. Tito Lucrezio Rizzo, col. Antonino Zarcone, prof. Giorgio Sangiorgi


Conclusioni e consegna dei diplomi di partecipazione.


  Fabrizio Grossi             Giovanni Rabbia                Alberto Bersani

  (Centro Urbano Rattazzi)     (Pres. Fondazione CR Saluzzo)  (Pres. Centro Giolitti)

            

In concomitanza con la XV Scuola  l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito espone una rassegna delle proprie Opere, illustrata dal Capo dell’Ufficio, col. Antonino Zarcone: a Cuneo, presso il Palazzo della Provincia sabato 9 h 9-13/ h 15-18;

ad Alessandria, domenica 10: h 17-20; lunedì 11: h 9-13 presso la Cittadella, via Pavia 1, in collaborazione con il FAI 


Il Centro eroga n.13 rimborsi spese a laureati, dottorandi, docenti che ne facciano richiesta per partecipare ai lavori: sei da 300 euro per

residenti fuori Piemonte e sette da 100 euro per residenti in Piemonte. Le richieste, accompagnate da curriculum, devono pervenire alla

Segreteria del Centro (per e-mail o posta ordinaria), via XXV aprile

n. 25, 12025 Dronero, entro il termine improrogabile delle ore 12 del 28 ottobre. I destinatari di rimborsi verranno contattati entro il 3 novembre.

Aldo A. Mola, Direttore Centro Europeo Giovanni Giolitti

Avv. Fabrizio Grossi, Presidente Centro Studi Urbano Rattazzi


Per informazioni contattare il Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato di Dronero. Segreteria: Demetrio Zema 348 18 69 452 

•  342 57 28 444  • mail giolitti@giovannigiolitti.it   •   Direzione: Aldo A. Mola: mail aldoamola@gmail.com  • sito www.giovannigiolitti.it


Il “motivo” della XV SAF:

Secondo Giovanni Giolitti il conferimento del diritto di voto ai maschi maggiorenni, anche se analfabeti ma che avessero prestato servizio militare, e comunque a tutti i trentenni, doveva garantire la partecipazione democratica alla vita politica. La riforma Giolitti assegnò una modesta indennità ai deputati per consentire anche ai più umili di rappresentare la nazione. Il socialista Oddino Morgari, per esempio, quando andava alla Camera dormiva in un carro ferroviario alla stazione perché non poteva pagarsi neppure la più povera delle pensioni e mangiava alla mensa ferrovieri.


Però, contrariamente alle migliori speranze, la prima Camera eletta a suffragio universale risultò caotica e del tutto impari al compito, incapace di tenere in pugno le sorti dell’Italia nello scontro fra neutralisti e interventisti (prevalentemente extraparlamentari), germe di guerra civile strisciante.  Il 20 maggio 1915 essa votò al buio la fiducia al governo Salandra-Sonnino, ignorando il contenuto del Patto di Londra del 26 aprile. Prima di sciogliersi, quella stessa Camera (proprio la più inutilmente durevole della storia d’Italia: 1913-1919) introdusse il riparto dei seggi tra i diversi partiti in proporzione ai voti ottenuti: la “maledetta proporzionale” (come Giolitti bollò la legge cara a don Luigi Sturzo, mi deputato ma capo del Partito popolare italiano). La nuova legge impedì qualsiasi stabile maggioranza. Dopo sei diversi governi in due anni (1918-1922), su consiglio di tutti i partiti costituzionali il re affidò la presidenza a Benito Mussolini, che formò un ministero di coalizione nazionale, approvato a stragrande maggioranza dalla Camera eletta nel maggio 1921 e dal Senato. 


Nel 1923 il Parlamento approvò la “legge Acerbo” che assegnò due terzi dei seggi a chi ottenesse almeno il 25% dei voti. Nel 1928 la Camera stabilì che i suoi 400 futuri componenti sarebbero stati designati dal Gran Consiglio del Fascismo e candidati in un collegio unico nazionale. Gli elettori furono chiamati ad approvarli o a respingerli in blocco. Alle elezioni del 24 marzo 1929, dopo i Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa, votò quasi il 90% degli aventi diritto. Il “listone” predisposto dal Gran Consiglio ottenne 8.500.000 “si”. I “no” furono 135.761. Al regime di partito unico l’Italia non arrivò con un “colpo di Stato” ma una votazione dopo l’altra, con il consenso degli elettori.


In sé, dunque, il suffragio universale non è tutto. L’importante è come il voto viene utilizzato dai cittadini. Tra il 1913 e il 1928 si susseguirono quattro diverse leggi elettorali. I votanti aumentarono; la democrazia no. Su questi temi, appunto, riflette la XV Scuola del Centro Giolitti, che documenta i fatti.  Essa viene  aperta il 9 novembre alla Provincia di Cuneo dal senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato,  cultore di questioni elettorali e di diritto parlamentare.


Mentre rimane aperto il dibattito sulla riforma della legge elettorale, il Centro Giolitti (che nel 2012 la propose al centro dell’attenzione con un concorso scolastico nazionale apprezzato dal Capo dello Stato e dai presidenti dei due rami del Parlamento) invita a riflettere su un passato niente affatto remoto.

                                                                                            Aldo A. Mola

 

comunicato 0167/2013   indice news